Blue Note Milano, si riparte il 5 settembre con il Jaques Morelenbaum Cello Samba trio. Poi spazio ad Anat Cohen, James Taylor quartet, Rosalia De Souza, Nicola Conte, Giovanni Falzone e molti altri

Riparte giovedì 5 settembre, dopo la pausa estiva, la programmazione del Blue Note e per l’avvio della nuova stagione il più importante jazz club di Milano ha chiamato un nome di primo piano della scena internazionale: il violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum, che si esibirà in un doppio set (ore 21 e 23; ingresso da 18 a 33 euro) alla guida del Cello Samba Trio, completato da Jurandir Santana alla chitarra e Marcio Dhiniz alla batteria. Questa formazione di impronta cameristica, dalla straordinaria maestria strumentale, si dedica alla rilettura di alcune fra le più poetiche e affascinanti pagine della bossanova e di quell’immenso patrimonio universale che è la musica brasiliana, dando nuova vita a successi come “Desafinado”, “Águas de março” e “Samba de uma nota só”. Del resto, Jaques Morelenbaum, violoncellista sopraffino, arrangiatore di grande talento e apprezzato direttore d’orchestra, ha lavorato a lungo accanto ad Antonio Carlos Jobim (dal 1984 al 1994, anno della scomparsa del compositore carioca, fu membro e arrangiatore della Banda Nova). Tra le sue numerose collaborazioni spiccano quelle con i maggiori esponenti della scena brasiliana (tra cui Caetano Veloso, Chico Buarque, Gilberto Gil e Maria Bethania), ma anche con artisti quali Ryuichi Sakamoto, Sting, David Byrne, Dulce Pontes e Cesaria Evora.
Nella fitta programmazione di settembre, sul palco del Blue Note si alterneranno altri grandi musicisti. Da segnalare, mercoledì 11 settembre (ore 21 e 23; ingresso da 17 a 32 euro), il concerto della clarinettista Anat Cohen, israeliana di nascita e newyorkese d’adozione, e del Trio Brasileiro, con il quale la Cohen ha inciso di recente l’album “Alegria De Casa”. Virtuosa dello strumento, più volte premiata dalla critica specializzata e tra le figure più interessanti della scena internazionale, Anat Cohen ha una profonda conoscenza dei più svariati linguaggi musicali: nella sua musica convivono senza soluzione di continuità il jazz tradizionale, la sperimentazione, la musica classica e la tradizione del folklore sudamericano.
Giovedì 12 settembre sarà la volta della “cantafiorista” Rosalba Piccinni, mentre venerdì 13 e sabato 14 settembre spazio al pop-jazz di Sergio Caputo. Doppio set, giovedì 19 settembre, per una formazione inedita formata da tre jazzisti di razza: il pianista Ethan Iverson (a lungo con il Bad Plus), il bassista Joe Sanders e il batterista Jorge Rossy (che ha fatto parte del primo trio di Brad Mehldau, ma famoso anche per le sue collaborazioni con Wayne Shorter, Charlie Haden, Carla Bley, Kurt Rosenwinkel e Peter Bernstein).
Immancabile, venerdì 20 e sabato 21, l’appuntamento con l’acid jazz del James Taylor quartet – presenza ormai fissa del Blue Note di Milano – la cui cifra stilistica è una miscela, esplosiva e inconfondibile, di soul, funk, jazz e R’n’B.
La ricca tradizione della bossanova (da Roberto Carlos a Tom Jobim, da Edu Lobo a Vinicius de Moraes, da Joao Gilberto a Sergio Mendes, ma non solo) rivivrà, mercoledì 25 settembre, nel live della cantante Rosalia De Souza, mentre venerdì 27 sarà la volta di Nicola Conte, chitarrista, dj e produttore di fama internazionale. Insieme ai grandi musicisti che compongono la Spiritual Galaxy, il suo nuovo progetto “cosmico”, l’artista barese presenterà “Let you light shine on”, ideato con l’obiettivo di condividere una visione musicale profonda con artisti provenienti da Paesi e culture diverse. Special guest della serata sarà Gianluca Petrella, trombonista tra i più dotati e apprezzati a livello internazionale.
Infine, il mese di settembre si chiuderà, domenica 29, con l’esibizione del Giovanni Falzone Open Quartet: oltre al leader, trombettista in grande ascesa, ne fanno parte il pianista Enrico Zanisi, il contrabbassista Jacopo Ferrazza e il batterista Alessandro Rossi. Il nuovo progetto di Falzone (intitolato “L’albero delle fate” e ispirato alla magia del lago d’Endine, luogo caro e fonte d’ispirazione per il trombettista siciliano) nasce con il desiderio di omaggiare, attraverso una serie di composizioni originali da lui scritte per l’occasione, il quartetto, una delle formazioni più classiche della musica jazz.

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